Vivi la vendemmia toscana 2018
Benvenuti nel primo diario online che giorno per giorno darà un resoconto della vendemmia del 2018 in Toscana. Molti ringraziamenti vanno alle cantine che hanno accettato di farci sapere come sta procedendo la vendemmia. Le cantine sono state scelte per dare un’ampia visione della vendemmia in aree principali della Toscana. Molti fattori influenzano la crescita delle viti e la vendemmia: la prossimità agli Appennini o al mare, il livello al di sopra del mare, i suoli diversi, i venti prevalenti, e molto altro. In altre parole, il terroir è determinante in Toscana quanto a Bordeaux. Da nord a sud le aree descritte sono: Chianti Rufina, Chianti Classico, l’alta Maremma, Montalcino, Montepulciano, Val d’Orcia e la bassa Maremma. Clicca qui per
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Ultime notizie
Francesca Sfrondini, Massa Vecchia, Massa Marittima, il 26 ottobre 2018
È stata una vendemmia un po’ strana. è durata molto a lungo per pochissimo uva.
Abbiamo cominciato a fine agosto con l’aleatico che però abbiamo dovuto lavorare come Rosato perché le piogge della Primavera e soprattutto di luglio hanno sciupato molto quest’uva così delicata. Anche le altre uve hanno risentito molto soprattutto della peronospora per quello che riguarda le uve che abbiamo intorno alla cantina. mentre la Vigna La Fornace, che era bellissima sia come piante che come uva, ha subito purtroppo 4 grandinate e quindi alla fine anche lì ci sono stati dei problemi nel raccolto che è stato un pochino più scarso del solito.abbiamo prodotto praticamente la metà dell’uva che si produce ultimamente. E così anche la vendemmia 2018 è stata una vendemmia veramente veramente magra.
Per fortuna le uve erano bellissime come vedi dalle foto, le fermentazioni sono andate molto bene e i vini sembrano essere interessanti. adesso stiamo aspettando di fare il primo travaso che si farà primi di novembre.
Marco Capitoni, Capitoni, Val d’Orcia, il 1 ottobre 2018
Raccolti gli ultimi grappoli, provo ad immaginare i vini che ne usciranno. Premetto che mi sento di dover essere molto cauto nel fare previsioni, poche volte come in questa vendemmia, mi era capitato di avere incertezza su quale sarà il risultato.
Nell’ultimo periodo, caldo ed umidità hanno fatto “accellerare” in maniera importante le maturazioni. Il fenomeno è stato particolarmente evidente sulle uve Sangiovese, le bucce si presentavano molto fini ed estremamente fragili, per tale motivo è stato opportuno raccogliere anticipatamente dai tempi previsti.
Da parte nostra, ancora mille e mille attenzioni per interpretare al meglio questa vendemmia. Ancora una volta la regola verrà confermata: ogni annata è una sfida, ogni millesimo ha il suo carattere, e noi, come fosse un nostro vecchio amico, ci arrabbieremo con lui, ma lo sopporteremo, perché gli vogliamo bene! TANTO BENE!
Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, il 1 ottobre
A Caparsa sabato 29 Settembre è finita la vendemmia.
Una vendemmia durissima per le finestre operative molto strette durante l’annata tra frequenti piogge, caldo e umidità relative molto alte. Con caparbietà e molto lavoro, al limite della sopportabilità, siamo riusciti a portare in cantina uve sane e ben mature anche grazie al bel tempo della seconda metà di Settembre.
Carla Benini, Sassotondo, Pitligliano, il 23 settembre
Quello che è rimasto ora è poco bello ma molto buono: ci vuole molta pazienza per pulire i grappoli dalle parti secche, e questo in particolar modo per i rossi che rimangono un po’ a macerare dopo la fermentazione. Il sapore dell’uva però è buonissimo, croccante, un bel malico, mosti molto profumati, grazie ad un finale di agosto e di un settembre più freschi e senza piogge di rilievo.
Abbiamo raccolto il sauvignon e il trebbiano dell’Isolina, il teroldego che andrà nell’Ombra Blu e nel Franze. Ora stiamo raccogliendo il ciliegiolo (su cui abbiamo un progetto di micro-terroir che ti spiegherò più avanti, se ti interessa).Ti allego qualche foto con le didascalie, così si capisce meglio quello che ho scritto sopra.
Andrea Contucci, Contucci, Montepulciano, il 23 settembre
ti mando alcune foto dell’arrivo delle uve alla Cantina a Montepulciano, nei prossimi giorni ti mando foto dai vigneti.
Il ragazzo che lavoro è mio cugino Damiano Contucci (responsabile della parte produttiva).
L’uva quest’anno è veramente bella, anche se non è molta … comunque più dello scorso anno.Abbiamo iniziato giovedì, in linea con le annate più normali, perciò non ci sono stati anticipi o posticipi particolari, tutto è andato bene e normalmente … come natura vuole.
Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, il 21 settembre
La vendemmia del sangiovese è iniziata mercoledì 19/ Settembre 2018, qualche giorno prima del previsto. A causa dei cambiamenti climatici in atto con le alte temperature fino ad ora registrate e l’alta umidità relativa, favoriscono l’attacco di insetti finora mai visti come la Drosophila Suzuki, che trovano nella bellauva biologica facile appetibilità. Comunque l’uva è fantastica con una maturazione perfetta e gradazioni alcooliche medio alte. Non continuo perché devo andare a vendemmiare….
Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, il 14 settembre
Ieri abbiamo raccolto le uve bianche di Trebbiano e Malvasia Bianca per il vino bianco, e in questi giorni stiamo raccogliendo i grappoli di sangiovese nelle parte dei vigneti più umide e produttive, dove la muffa grigia sta iniziando a “lavorare”. Stiamo quindi cercando di alleggerire le piante più produttive e togliere quei grappoli adatti alla produzione di vino rosato, dopo la 2017 che essendo stata annata siccitosa non abbiamo potuto produrre.
La famiglia tutta è impegnata intensamente e al momento, insieme all’alleggerimento della produzione, sfogliamo le viti per cercare di interpretare una stagione (annata) con una umidità relativa molto alta.
Che fatica, però!. Solo la passione ci fa andare avanti e speriamo di offrire al mercato i migliori vini possibili, sia in qualità che salubrità, nella speranza che ci sia riconosciuto l’impegno profuso. Ricordo che Caparsa produce in modo biologico da moltissimi anni.Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, il 4 settembre
In questi primi giorni di settembre siamo in attesa. Le piogge sono frequenti e ad oggi la preoccupazione è per eventuali attacchi di botryte cynerea che potrebbe trovare condizioni favorevoli in alcuni punti più vigorosi dei vigneti. Quindi aspettiamo e vedremo!
Marco Capitoni, Capitoni, Val d’Orcia, il 12 agosto 2018
Dopo un inverno tendenzialmente mite a marzo abbiamo assistito ad un brusco calo delle temperature, che ha provocato danni anche importanti agli ulivi, ma fortunatamente non alle viti, il cui risveglio vegetativo non era ancora iniziato.
La pioggia poi ha fatto da padrona nei mesi di maggio e giugno, creandoci non pochi problemi nella gestione dell’apparato fogliare: sia dal punto di vista sanitario, che della vigoria.
Ad oggi le viti si presentano con spalliere rigogliose, verdissime, il carico dei grappoli è contenuto e le maturazioni procedono molto bene. Tali condizioni ci consentono di sperare in una vendemmia più che buona. Intanto che continuiamo ad assistere le nostre vigne, vi terremo informati. A presto!Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, il 9 agosto 2018
Dopo un inverno “normale” con ottime precipitazioni e periodo di freddo intensi, anche la primavera si è caratterizzata da precipitazioni che anche oggi con i temporali pomeridiani si fanno sentire.
Una annata dunque meravigliosa a Caparsa, poiché le viti non hanno sofferto l’aridità e la calura, come per esempio nell’annata 2017, trovando un’armonia difficile da ricordare nel recente passato.
La produzione si prevede di buona quantità, ma soprattutto è la qualità che quest’anno sarà meravigliosa, se non arriveranno fenomeni atmosferici catastrofici come la grandine.Si prevede di vendemmiare il sangiovese qui a Radda in Chianti ai primi di Ottobre, ritornando a vendemmiare in un periodo normale per questi luoghi.
Dal periodo vegetativo ad oggi, a causa delle frequenti precipitazioni e umidità relative alte, abbiamo dovuto aumentare il numero dei trattamenti per combattere soprattutto la peronospora. Ricordo che qui a Caparsa usiamo solo prodotti naturali (NO SINTESI), in quanto certificati BIO e che insieme ad una decisa cura nella crescita primaverile ed estiva, ci ha permesso di non avere particolari problemi con la peronospora, fungo che sembra abbia colpito duramente altre zone. Ogni foglia è stata curata, maniacalmente per cui abbiamo impiegato circa 750 ore di manodopera per ettaro. Il vino risulterà caro, ma la soddisfazione sarà enorme.
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