Vendemmia toscana 2011
Benvenuti nel primo diario online che giorno per giorno darà un resoconto della vendemmia del 2011 in Toscana. Molti ringraziamenti vanno alle cantine che hanno accettato di farci sapere come sta procedendo la vendemmia. Le cantine sono state scelte per dare un’ampia visione della vendemmia in aree principali della Toscana. Molti fattori influenzano la crescita delle viti e la vendemmia: la prossimità agli Appennini o al mare, il livello al di sopra del mare, i suoli diversi, i venti prevalenti, e molto altro. In altre parole, il terroir è determinante in Toscana quanto a Bordeaux. Da nord a sud le aree descritte sono: Chianti Rufina, Chianti Classico, l’alta Maremma, Montalcino, Montepulciano, Val d’Orcia e la bassa Maremma.
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Ultime notizie
Paola di I Veroni, Chianti Rufina, 24 ottobre
Finalmente è arrivata la fine di questa strana e imprevedibile vendemmia.
Nelle settimane scorse abbiamo ultimato la raccolta delle uve a noi più care sia per tipologia di vitigno, Il Sangiovese, che per il vino a cui sono destitnate, annata e Riserva.
Il sangiovese è di per se un vitigno forte che supera bene le difficoltà ed è anzi in queste occasioni, quando le condizioni sono avverse che riesce a tirare fuori il meglio di se. Così è stato, non ci ha tradito, ha espresso al meglio le sue potenzialità con grande estraibilità del colore, tannini e sostanze aromatiche ben marcate e fini al naso e al palato già nello stato fermentativo. La qualità ripaga un po’ il dispiacere per una scarsissima quantità, infatti abbiamo avuto una produzione ridotta di circa il 30% rispetto alle annate precedenti soprattuttto con la riserva. Infatti siamo entrati nel vigneto della Riserva, durante le settimane di settembre, a togliere uva per preservare solo il meglio e tenerlo sulla pianta il più a lungo possibile. In cantina il lavoro è stato molto impegnativo poichè le alte gradazioni delle uve hanno reso più difficle lo svolgimento delle fermentazioni ma per fortuna alla fine tutto è andato bene.
La passione è un po’ il “live motive” del nostro lavorare spero che leggendo i nostri racconti di questa vendemmia sia venuto fuori, se non sono riuscita in questo intento invito tutti a venirci a trovare e respirare un po’ della nostra campagna (logicamente bevendo un bel bicchiere di Chianti Rufina)!!! ciao alla prossima vendemmia!!
Carla di Sassotondo, Pitigliano, 19 ottobre
finito! il greco lo abbiamo vendemmiato l’11 ottobre e il “granè” (alicante?) il 12 ottobre; uva bella, sana, matura, tanta! Finita la vendemmia, subito si festeggia contribuendo in maniera significativa a mantenere alta la media dei consumi di vino in Italia. Una splendida luna quasi ancora piena con giove di fianco rischiara la nostra notte.
Francesca di Massa Vecchia, Massa Marittima, 17 ottobre
le nostre vigne nella zona di massa marittima esposte verso il mare sono state vendemmiate entro il 20 di settembre (tutte molto anticipate: solo il vermentino ha avuto un andamento normale nella maturazione con una produzione interessante sia per qualità che per quantità). le varietà che hanno sofferto maggiormente per il caldo tardivo sono state il merlot e il sangiovese, quest’ultimo soprattutto a causa del terreno sassoso della vigna in cui si trova. Per fortuna piccole piogge hanno sorretto queste uve, dandogli la possibilità di completare la maturazione prima dell’appassimento.
le quantità di tutte le varietà eccetto il vermentino sono state leggermente inferiori rispetto al solito, ma la qualità è stata buona.
in cantina le fermentazioni, che conduciamo con lieviti indigeni e senza uso di chimica, sono partite generlamente a rilento (problema sempre legato alle alte temperature e alla precocità della vendemmia), ma poi si sono risolte senza nessun problema.
l’unica vigna posta in altura (circa 400 m s.l.m.) non ha avuto alcuna interferenza dovuta alla stagione anomala e infatti la vendemmia è stata i primi di ottobre come al solito, le quantità sono state più o meno le stesse e l’uva era bellissima. anche la fermentazione è più armoniosa rispetto agli altri mosti.
alla fine, a dispetto di come si era presentata inizialmente l’annata (che non lasciava presagire niente di buono), la pazienza (e la fortuna) nell’ aspettare la poche piogge e il parziale abbassamento delle temperature ci ha premiato. direi che non ci possiamo lamentare.
Paolo di Caparsa, Radda, Chianti Classico, 17 ottobre
In questa metà di Ottobre sono a vinificare le uve. Nella foto in allegato, il carrello con le uve di Sangiovese migliore raccolte a Caparsa per produrre il “Doccio a Matteo” Chianti Classico. La prossima settimana finirò di vinificare e, con le prime analisi, potremo approfondirò lo stato della qualità. Poichè tutte le fasi della conduzione agronomica e delle vinificazioni vengono effettuate con procedure culturalmente apprese dalle tradizioni locali, il prodotto che ottengo non viene analizzato frequentemente, ma solo nelle condizioni temporali in cui si ricerca un punto di arrivo e di partenza. Inoltre, la spontaneità della produzione biologica ma sopratutto lo scorrere del tempo farà quello che è necessario, senza forzature. Colgo l’occasione per invitare i lettori di questo Blog alla degustazione a Milano, al Centro fieristico di Rho, il 23 Ottobre, in occasione della presentazione della Guida “Slow Wine” 2012 di Slow Food e dei vini premiati “Slow Wine”. Infatti Caparsa ha ricevuto la chiocciola per l’azienda e il riconoscimento “Slow Wine” con il nostro “Doccio a Matteo” Riserva 2007. Sarò dunque presente all’evento e sarò felice di farvi degustare il risultato di tanta fatica e lavoro.
Carla di Sassotondo, Pitigliano, 8 ottobre
Il 5 e 6 ottobre abbiamo portato in cantina un ottimo ciliegiolo del vigneto San Lorenzo (di fronte al bellissimo Pitigliano), la cantina è tutta un fermento, i mosti sono molto buoni e abbiamo già cominciato a svinare qualcosa. Il tempo è ancora molto bello, la mattina fa freddo ma di giorno nelle vigne si sta proprio bene. Ancora non abbiamo finito, mancano ancora greco e sangiovese che raccoglieremo a partire da lunedì. Poi si festeggia!
Paolo di Caparsa, Radda in Chianti, 7 ottobre
La vendemmia è finita il 5 di Ottobre. Uve splendide con bucce molto coriacee. A causa delle belle giornate, nessuno ricorda una vendemmia così bella qui a Caparsa, con uve tutte sane. Nell’ultima settimana anche tutti i viticoltori di Radda hanno quindi potuto teminato la vendemmia
Sono convinto che il territorio di Radda in Chianti, con le sue vigne ad altezze medio alte, ha potuto reagire positivamente al caldo torrido di agosto. Inoltre, la generale scarsa produzione sicuramente ha favorito una qualità media elevata, anche se un po a macchia di leopardo. Anche quest’anno l’intuizione del vignaiolo nelle operazioni colturali si è rilevato importante per affrontare il clima che ogni anno è diverso.
Spero che chi leggerà queste righe si ricorderà di degustare i vini di Caparsa 2011, tra quattro anni, nel 2015, per completare questa esperienza!
Marco di Capatoni, Val d’Orcia, 1 ottobre
E’ FATTA, anche la vendemmia 2011 è ultimata.
Ci ricordemo di questa vendemmia come una delle più anticipate degli ultimi anni, del caldo patito dai nostri grappoli ed anche da noi per raccoglierli. Per la verità, le uve Sangiovese ultime raccolte, hanno goduto di un poco di refrigerio, che la pioggia caduta la settimana antecedente alla vendemmia, ha portato.
Colgo l’occasione per rendere noto che noi produtttori di Vino Orcia D.O.C., con questa vendemmia, abbiamo innaugurato il nuovo disciplinare di produzione. Si è ritenuto opportuno far evolvere il regolamento originario, in modo da valorizzare maggiormente i vitigni autoctoni e quei vini che si avvalgono, prima della messa in commercio, di un congruo periodo di maturazione, sia in legno, che in vetro.
Nel realizzare i nostri vini, già dalla 1º annata (2001), abbiamo privilegiato quei tratti distintivi che meglio identificavano la nostra area di produzione, e previsto da subito, l’affinamento in legno ed in bottiglia. Con piacere, quindi, si è partecipato attivamente alla realizzazione del nuovo strumento di tutela e promozione. Nella speranza, che i vini della D.O.C. ORCIA risultino sempre migliori e che il lavoro dei vignioli venga giustamente riconosciuto.
Carla di Sassotondo, Pitigliano, 28 settembre
Come vedi e come probabilmente senti dagli altri, le cose vanno benone. Tempo fresco, vento di tramontana, qualche goccia d’acqua la settimana scorsa. Abbiamo raccolto il trebbiano e oggi stiamo vendemmiando del sangiovese di una vigna abbastanza giovane (ma sono sempre 12 anni) destinato al vino base tuforosso. Discussioni con Edoardo perchè io vedo uva bellissima, sana e tempo bello e vorrei aspettare ancora, lui ha paura che il tempo cambi e che poi si deve correre troppo… succede così tutti gli anni. Ti farò sapere come va a finire. Ci sono i titoli delle foto (almeno ci dovrebbero essere) il grappolone alla fine è ciliegiolo che ancora resta in vigna per un po’ come il greco e il sangiovese per il Franze e per il Sovana DOC. Ciao e buon lavoro a tutti.
Rita di Campo alla Sughera, Bolgheri, 28 settembre
Abbiamo finito ieri con il Cabernet Sauvignon ed oggi verrà raccolta l’ultima partita di Petit verdot che sancirà la fine della vendemmia.
La qualità di queste ultime partite raccolte è molto buona dato che hanno potuto beneficiare di temperature più miti (sopratutto durante la notte), che ci hanno consentito di ottenere delle ottime uve.
Paola di I Veroni, Chianti Rufina, 26 settembre
Nelle settimane scorse abbiamo proceduto alla scelta dei grappoli di Sangiovese per fare il Rosè. Abbiamo scelto in base a pezzatura, esposizione nel vigneto e grado di maturazione preferendo quelli più indietro nella maturazione per tenere basso il tenore zuccherino. Il Rosè ha un procedimento di lavorazione molto interessante si parte con una fermentazione in rosso (con le bucce) e solo dopo 24 ore (quest’anno anche meno perchè le uve hanno degli ottimi antociani quindi cessione rapida di colore) si trasforma in una vinificazione in bianco ovvero il mosto viene separato dalle bucce e tenuto a temperatura max di 20 gradi per preservare i profumi di fiori e frutta fresca.
Successivamente in campo abbiamo continuato la vendemmia con la raccolta del Sangiovese che verrà usato per il nostro IGT e poi a seguire il Sangiovese che è destinato a diventare Chianti Rufina direttamente dalla vigna che circonda l’agriturismo. Il grandissimo caldo ha sicuramente inciso sulla quantità ma la qualità dell’uva sembra essere molto promettente. In cantina ci si inebria di profumi ed è un piacere ascoltare il gran lavoro dei mosti in fermentazione.Ora stiamo raccogliendo il Sangiovese della riserva che dopo aver fatto una selezione di grappoli e dopo qualche pioggia rinfrescante è decisamente molto bello. Grappoli sani, compatti ed estremamente sapidi e con buoni tannini maturi.
Carla di Sassotondo, Pitigliano, 22 settembre
Lunedì abbiamo iniziato a vendemmiare il Merlot: tempo splendido, temperature molto confortevoli, bel vento di tramontana. L’uva è tutta molto bella, perfettamente sana, qualche parte troppo esposta al sole da eliminare perchè scottata, ma siamo abituati a lavorare molto accuratamente in fase di raccolta.
Ciliegiolo e sangiovese non entrano in cantina prima della settimana prossima, i tannini stanno maturando molto bene e sarà una grande vendemmia. Sento giornalisti italiani dire grandi cavolate a proposito di questa vendemmia, ma purtroppo non è una novità. Certo è che bisogna lavorare bene in vigna e non dare niente per scontato, ma anche questa non è una novità. Guarda le foto e poi assaggia il vino.Paolo di Caparza, Radda in Chianti, 20 settembre
Ad oggi 20 Settembre la situazione meteorologica è radicalmente cambiata da un paio di giorni, finalmente è piovuto e le temperature si sono abbassate di moltisimo.
Questa è la situazione ideale per pensare di cominciare la vendemmia in particolare del Sangiovese. Sembra impossibile quanto la pazienza e l’attesa a volte riesce a premiare coloro che rischiano. Per me era veramente impossibile pensare di vendemmiare il sangiovese a temperature di oltre trenta gradi, perdendo quelle finezze e quei rari profumi tipici dei vini di Radda in Chianti!
Quindi a Caparsa la vendemmia comincerà dunque in queste condizioni, ripeto ideali, verso la metà della settimana.
Marco di Capitoni, Val d’Orcia, 14 settembre
La maturazione delle uve Sangiovese sta procedendo bene.
Temperature più consone alle medie stagionali coadiuvate da buone escursioni termiche dovrebbero consentire una graduale e perfetta maturazione dei grappoli rimasti sulle viti, abbiamo infatti provveduto a togliere tutti quelli che presentavano forme di appassimento.
Nel tempo che ci separa dalla vendemmia continueremo con i prelievi dei campioni e con le relative analisi, sensoriali e di laboratorio, cercando di raccogliere nel momento ottimale di maturazione.
Ormai da diversi anni non facciamo uso di lieviti secchi, ma si favoriscono le fermentazioni spontanee. E’ d’obbligo pertanto la massima attenzione, nel verificare la regolare e completa trasformazione degli zuccheri in alcol. Saranno delle semplici quanto efficaci pratiche di cantina: come l’aerazione del mosto, il controllo della temperatura nel fermentino ed altri accorgimenti che ci consentiranno anche in annate come questa, dove il grado zuccherino è molto alto, di condurre buone fermentazioni alcoliche.
Francesca di Massa Vecchia, Massa Marittima, 12 settembre
Qui siamo quasi alla fine della vendemmia (non è mai successo così presto in 25 anni!).
a causa del caldo della seconda metà di agosto e prima metà di settembre, l’uva ha avuto una forte accelerata nella maturazione. alcune varietà tardive hanno sofferto un po’, rischiando di appassire prima di essere completamente mature. Il merlot e il sangiovese sono stati i vitigni che hanno sofferto di più il caldo, ma sono rientrati grazie alla breve ma intensa pioggia agli inizi di settembre. l’aleatico passito abbiamo deciso di farlo appassire direttamente sulla pianta (al 25 di agosto era già un po’ appassito e abbiamo assecondato la stagione).
I bianchi invece hanno avuto una notevole resistenza e parametri molto equilibrati a dispetto della stagione, quindi si preannuncia una grande annata. Inizio vendemmia: 25 agosto: malvasia nera; 30 agosto: cabernet sauvignon; 02 settembre:raccolta aleatico già appassito sulla pianta; 05 settembre: merlot; 07 settembre: sangiovese e alicante; 10 settembre: vermentino e malvasia bianca.
Adesso aspettiamo di vendemmiare l’ultima vigna di sangiovese che, essendo più in altura e nell’interno, non ha risentito del caldo e ha un andamento di maturazione simile agli altri anni.
Rita di Campo alla Sughera, 9 settembre
La vendemmia 2011 nella nostra zona sarà memorabile per il caldo torrido di agosto! Queste alte temperature hanno impresso una notevole accelerazione alla maturazione delle uve che fino a Ferragosto era stata piuttosto graduale, facendo così anticipare i tempi di raccolta di alcune varietà. Dal punto di visto quantitativo la vendemmia si sta dimostrando molto soddisfacente e le uve sono molto sane.
Alcune curiosità “tecniche”: l’agronomo e l’enologo hanno dovuto eseguire campionamenti delle uve molto frequenti e raccogliere le uve in maniera tempestiva per avere vini equilibrati in un’annata di non facile gestione a causa dell’ imprevisto andamento stagionale.
Lo Chardonnay ed il Sauvignon blanc destinati al nostro Achenio, DOC Bolgheri bianco, sono stati raccolti il 24 agosto! Le uve erano perfettamente sane con acidità ideali per la produzione di un vino bianco di alta qualità. Le foto delle nostre uve bianche 2011 parlano chiaro! Tra il 29 agosto ed il 3 settembre abbiamo provveduto a raccogliere tutto il Merlot ed il Cabernet franc con uve sanissime, acidità ottimali e contenuti zuccherini medio-alti. Al momento si prospetta una vendemmia di buona qualità.
Mancano all’appello il Cabernet sauvignon ed il Petit verdot prima di poter tirare davvero le somme.
Alla prossima puntata!
Paola di I Veroni, Chianti Rufina, 7 settembre
Rieccoci, dopo aver atteso invano l’arrivo della pioggia che avrebbe permesso alle viti di recuperare un po’ di acqua abbiamo deciso di procedere alla raccolta del sangiovese della vigna più giovane essendo quello che può aver meno risorse per difendersi dalla siccità.
La vendemmia avviene in cassette con una scelta in campo dei grappoli sani e compatti così che in cantina arrivano solo i grappoli migliori. Per la raccolta non usiamo macchine ma solo operai specializzati che ci garantiscono un lavoro di precisione. La raccolta comincia molto presto la mattina per cercare di tenere bassa la temperatura dell’uva così i lieviti presenti sulle bucce potranno lavorare in condizioni ottimali. Una volta messi i grappoli nelle cassette si fa molta attenzione che non si schiaccino per evitare che partano fermentazioni non controllate e si cerca di portare l’uva il prima possibile in cantina.
Arrivati in cantina le cassette vengono svuotate delicatamente nella pigiadiraspatrice (foto) e grazie a dei martelletti si staccano gli acini dai raspi lasciandoli integri e da qui vengono mandati direttamente nelle vasche.Il processo di vinificazione comincia proprio con la diraspatura che se eseguita in modo soffice impedisce lacerazioni dei raspi e dei vinaccioli che conferirebbero caratteristiche qualitative non troppo positive e mantiene l’integrità delle bucce al fine di poter preservarne i preziosi profumi e sapori originali nella fermentazione.
Le uve di ogni vigneto vengono vinificate separatamente in vasche d’acciaio con lunga macerazione, caratterizzata dal contatto prolungato delle vinacce con il mosto ad una temperatura controllata di 26-28°C. Essendo una stagione estremamente calda e avendo alte temperature dei mosti abbiamo utilizzato il ghiaccio secco per tenere basse le temperature per evitare arresti di fermentazione (foto). In questo modo si estraggono maggiormente il contenuto delle bucce, le sostanze tanniche ed i pigmenti del colore come gli antociani che agevoleranno il lungo invecchiamento e la stabilità nel tempo. Appena la temperatura si scalda inizia la fermentazione alcolica e per il mosto di merlot, ormai raccolto qualche giorno fa, procediamo ad effettuare dei rimontaggi giornalieri per ottimizzare l’estrazione di tannini e colore (foto) ovvero si ossigena il mosto facendolo uscire da una bocchetta in basso della vasca e lo si reinserisce dall’alto bagnando e rompendo il cappello in alto di bucce che si è formato (foto).
La macerazione durerà 20-30 giorni e durante questo periodo vengono effettuati dei delestage all’aria per apportare una giusta quantità di ossigeno al mosto ed in questo modo migliorare l’estrazione dei tannini e sostanze coloranti, ottenendo profumi e aromi più netti ed eleganti.Con la vinificazione si inizia una fase di estrema importanza dove la continua pulizia di tutte le attrezzature evita alterazioni del prodotto e ci aiuta a garantire la massima sicurezza igienica e a mantenere costante il livello qualitativo che la nostra azienda si propone.
La vendemmia è sempre un momento estremamente emozionante si vedono i risultati di un anno di lavoro e si sente finalmente respirare il mosto in fermentazione dopo tante cure e attenzioni riservate ai grappoli in vigna.
Carla di Sassotondo, Pitigliano, 7 September
Sauvignon in fermentazione, tutto il resto sta benone e il raffrescamento generale, unito ad uno splendido stato di salute delle vigne ci fa prevedere una vendemmia che ritorna quasi nella normalità: il merlot entrerà tra una decina di giorni e il resto una settimana dopo (circa 3 sett da oggi per il ciliegiolo che è eccezionale). Guarda le foto!!
(come sai queste previsioni, in questa fase, si accompagnano sempre a gesti scaramantici più o meno “volgari”)
Paolo di Caparsa, Radda in Chianti, 6 settembre
Nonostante il caldo di Agosto il Sangiovese sta rispondendo molto bene, la maturazione procede regolarmente a parte qualche piccola zona particolarmente arida e con viti molto giovani. Per quanto riguarda i vitigni bordolesi (io non ho questi vitigni), sento che parecchio merlot anche della sponda gaiolese è gia’ una settimana che e’ stato vendemmiato, ma non credo con buoni risultati: vendemmia troppo precoce e uva troppo alcoolica.
Marco di Capitoni, Pienza, Val d’Orcia, 2 settembre
Abbiamo raccolto le nostre prime uve. La cantina, preventivamente tirata a lucido, a accolto i grappoli che diverse coppie di mani operose ponevano nelle piccole ceste, e solo dopo una piccola corsa del trattore con carrello in pochissimi minuti arrivavano a casa.
In vigna faceva ancora molto caldo, ed è facile immaginare il sollievo provato dalle uve una volta all’interno della botte, opportunamente raffreddata.
Adesso dovrà compiersi un altro degli innumerevoli prodigi della natura: gli zuccheri presenti negli acini d’uva, per mezzo dei lieviti, si trasformeranno in alcol… È il nuovo vino che sta’ nascendo.
Marco di Capitoni, Pienza, Val d’Orcia, 1 settembre
Un altro anno, un’altra vendemmia e ancora una volta diversa dalle altre. Rimane, però invariata la nostra passione il nostro lavoro, al fine di ottenere sempre il massimo da ciò che la natura ci dà. Il ciclo vegetativo delle nostre viti a subito a più riprese accelerazioni spinte, alternate, a brusche frenate. In particolare c’è da evidenziare: un inizio di primavera molto caldo, con conseguente anticipo delle fasi fenologiche, sono state poi le piogge e le basse temperature della prima parte dell’estate a rallentare la maturazione. Dalla seconda settimana di agosto, invece, caldo, proprio un gran caldaccio. Adesso siamo già con le forbici in mano e domani vendemmieremo il merlot.
Paola di I Veroni, Pontassieve, 29 agosto
Ci siamo la vendemmia è iniziata, dopo mesi e mesi di duro lavoro come collaboratori della Natura, lasciamo a Lei il tocco finale, il “colpo dello chef”.
Dopo una primavera forse un po’ troppo ricca di piogge che hanno reso il lavoro in campo massacrante per colpa dei nostri terreni argillosi, un inizio estate quasi perfetta turbata sola da una improvvisa e micidiale grandinata che per fortuna ci è scivolata accanto come un gelido fantasma: per il resto giugno e luglio si sono rivelati in un’alternanza di giornate calde e fresche ottimali per lo sviluppo vegetativo e l’accrescimento dei grappoli d’uva. Adesso siamo arrivati alla resa dei conti, nelle settimane più calde dell’estate che hanno improvvisamente accelerato la maturazione dei frutti con la complicità di uno scirocco soffocante che ha portato le temperature ad un’eccezionale temperatura di 42 gradi. I frutti sono maturati in un attimo, richiamiamo gli operati dalle ferie.
27 Agosto, iniziamo, presto come non mai, nessuno infatti , nella nostra zona, si ricorda di averlo fatto, anche nel caldissimo 2003 iniziammo più tardi.
Tocca al Merlot, primo vitigno a maturare e a raggiungere il giusto tenore di zuccheri ad essere raccolto e portato al fresco della cantina. Il Sangiovese, che è il vitigno che più ci rappresenta, in questa situazione ha resistito molto bene, anzi è molto promettente favorito da un clima eccezionale fino alla seconda settimana di agosto. Inoltre grazie al nostro lavoro di scelta e riduzione del carico di uva per pianta le riserve idriche restano più a lungo a disposizione e si concentrano tutte le sostanze zuccherine e aromatiche. Nonostante ciò ha ancora bisogno di tempo per esprimere al meglio le sue potenzialità, anche se il vento caldo di questi giorni accelera notevolmente la sua maturazione. Speriamo in qualche pioggia rinfrescante.
Oltre al lavoro in campo comincia quello delicatissimo in cantina aggiornamenti nei prossimi report.
A presto per nuovi aggiornamenti.
Francesca di Massa Vecchia, Massa Marittima, 23 agosto
a massa marittima la primavera è stata asciutta e l’allegagione è stata leggermente anticipata. le scarse precipitazioni sono state eccezionalmente violente, tanto che in alcune zone siamo stati colpiti dalla grandine (per fortuna a Massa vecchia solo di striscio!). l’estate è cominciata con temperature fresche, ma dalla metà di agosto le temperature hanno avuto una forte impennata. per questo la vendemmia sarà anticipata di circa una settimana: la malvasia nera sarà vendemmiata tra qualche giorno. l’aleatico che normalmente viene vendemmiato a fine agosto, sarà lasciato sulla pianta ad appassire e vinificato direttamente.
se le temperature non diminuiranno, alcune uve rischiano di avere problemi nella maturazione, appassendo prima ancora di raggiungere la maturazione fisiologica. speriamo nella pioggia!
Rita di Campo alla Sughera, Bolgheri, 24 Agosto
Inizia oggi, 24 Agosto, la vendemmia di Campo alla Sughera, azienda vitivinicola di Knauf a Bolgheri.
La raccolta avrà inizio con le uve a bacca bianca Chardonnay e Sauvignon blanc e proseguirà con il Merlot. Nelle settimane successive sarà la volta di Vermentino e Cabernet franc e si concluderà con le altre uve a bacca rossa Petit Verdot e Cabernet Sauvignon a fine settembre/ inizi di ottobre.
Ma cosa ci dobbiamo aspettare dalle nuove annate dei vini Campo alla Sughera, Arnione, Adèo, Achenio e Arioso?
“Il notevole e repentino aumento delle temperature del periodo post-ferragostano – commenta il Dott. Bailo, consulente enologo di Campo alla Sughera. – ha accelerato il processo di maturazione delle uve, così da posizionare l’inizio della vendemmia circa una settimana prima del previsto. Come sempre le prime uve vendemmiate saranno Sauvignon e Chardonnay, per proseguire poi con il Merlot. Le elevate escursioni termiche giorno/notte del periodo di maturazione delle uve, hanno comunque favorito un ottimo rapporto tra zuccheri e acidità. Si prevede un’annata eccellente, di livello qualitativo molto alto.
Carla di Sassotondo, Pitigliano, 23 agosto
primavera calda, anticipo di fioritura di circa 10 giorni, allegagione eccezionale.
stagione poi fresca, con poche piogge ma molto abbondanti: le piante stanno benone e finora non sono andate in stress, quindi anche la vendemmia si preannuncia anticipata: forse fine settimana, inizio prossima cominciamo con il sauvignon che di solito raccogliamo intorno al 10 settembre.
da circa 1 settimana le temperature sono salite in modo vertiginoso, con massime ben sopra i 35 gradi; per fortuna la notte fa sempre fresco e quindi, a parte qualche scottatura agli acini ancora non zuccherini e esposti al sole (greco), tutto procede benone.
Foto scattate il 23 agosto: il Trebbiano, il Ciliegiolo, il recinto per i cinghiali!
Paolo di Caparsa, Radda-in-Chianti, 22 agosto
A Radda in Chianti, la stagione primaverile (Aprile e Maggio) è iniziata in modo fantastico, con un bel sole e un bella temperatura sostenuta che ha favorito la “messa” delle viti in modo particolarmente uniforme, nonostante le notevoli differenze climatiche per esposizioni e altezza. Il primo di Giugno purtroppo una grandinata ha colpito una parte dei vigneti di Radda; la paura è stata tanta, ma le viti sono riuscite a reagire quasi con orgoglio, in modo così commovente, da poter dire oggi che i danni sono stati limitati. Giugno si è caratterizzato da bellissime giornate soleggiate, temperature gradevoli, umidità realtiva contenuta, piovosità regolare e notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, tanto che anche a livello sanitario, sopratutto per la peronospora, non ci sono stati problemi.
Luglio è stato un mese fotocopia di Giugno, limpide giornate con una bella radiazione solare, fresco alternato a caldo con piogge temporalesche e ottime escursioni termiche tra giorno e notte. Anche Luglio, verso la seconda metà, ha riservato però una brutta grandinata in una zona diversa dalla precedente, con danni discreti considerando la stagione avanzata. Per fortuna, anche in questo caso, è seguita una stagione di scarsa umidità, consentendo alla vite di “seccare” velocemente i grappoli colpiti, evitando così muffe pericolose per la qualità.
Da agosto il sole è sempre stato il protagonista di splendide giornate. Dalla seconda decade di Agosto, la temperatura è aumentata decisamente e negli ultimi giorni le temperature superano costantemente i 30 gradi centigradi, molto al di sopra delle medie stagionali. Questa situazione favorisce le vigne esposte a est, ovest e nord, mentre le vigne esposte a sud cominciano a soffrire il calore. La maturazione del Sangiovese procede quindi ottimamente in generale, anche se si nota una lieve sofferenza nelle foglie basali delle vigne più aride.
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