Maremma south – from Pitigliano to the coast
It’s very tempting to start this survey of key wineries of the Maremma in the north with Bolgheri – after all it re-ignited the quality wine business in the 1960s and led to the growth of a fine wine scene in the previously unknown Maremma. But I am going to start in the south and work up the coast as the Maremman wine scene is much more than just Bolgheri. In the south, you are most aware of the ancient Etruscan heritage as you can still walk along the deeply cut Etruscan roads and admire the ancient city of Pitigliano. For more on the Etruscan period, see the timeline. For an interactive map of the wine zones, click here.
What is described here as Maremma south is, in fact, a large and varied region. To make sense of the area, it is necessary to sub-divide it, even if there are features which cross the divisions.
Pitigliano
This inland zone is famous for its spectacular hill towns and deep-cut Etruscan roads. The featured wineries here are Sassotondo and La Bussatina, both in organic production. The former has made some of the best and most characteristic wine in the whole of the Maremma, especially San Lorenzo, which regularly wins plaudits at national and international level. La Bussatina is a fascinating take on natural wines, accompanied by rare breeds. Its owner treasures the fact that each bottle from a batch can taste different, never mind each year. Read more.
Scansano and its modernists
As a wine zone, Scansano now buzzes with life. It established itself first as a great source of warm climate Sangiovese wines, finally recognised by giving the coveted DOCG designation to Morellino di Scansano in 2007. In this name ‘Morellino’ is merely the local name for the grape variety Sangiovese – that’s to keep us foreigners (and indeed other Italians) on our toes! On the other hand, recent years has seen continued investment in the area with a view to growing international grape varieties. Syrah is the current favourite, along with other Mediterranean whites and reds, but there is experimentation going on with the rather less likely Pinot Noir, Sauvignon Blanc and Gewurztraminer!
For the purposes of this website, we are going to divide the wineries between those using traditional grape varieties (Sangiovese and Alicante) and those trying new ones, Syrah, Cabernet and much more. The categorisation will not entirely work, but it is one way of looking at it.
So, for the Sangiovese loyalists – or should that be Morellists? – Podere 414, Mantellasi, Suberli and Acquviva), click here. The star winery Le Pupille is also described here, though it could have as easily come in the next section.
And for the modernists – Poggio Argentiera, Capua, Casavyc, Tenuta dell’Ammiraglia, and La Mozza – click here.
The coast
The Tuscan coast has become a place of pilgrimage for Italians and others in the summer. At times there is no let-up from mile after mile of modern build, mostly sea-side flats, and then suddenly you will be struck by a beautiful coast or nature reserve. But there is also a distinct coastal sector with regard to growing vines, with the whites, Vermentino and especially Ansonica, doing well here. The wineries here include the large estate La Parrina, with its magnificent farm, elegant buildings and a good range of wines and the tiny Il Cerchio, an organic vineyard. Read more.
After this southern section of the Maremma, we turn north towards inland Montecucco, neighbour of world-famous Montalcino.
Page updated June 2010
Maremma Sud
È forte la tentazione di cominciare un quadro sulle cantine chiave della Maremma Nord da Bolgheri, che negli anni sessanta ha portato alla rinascita del settore del vino di qualità e al prestigio della scena vinicola in Maremma, fino allora sconosciuta. Tuttavia, poichè la Maremma non è solo Bolgheri, ma molto di più, inizierò dal sud e proseguirò lungo la costa verso nord. Nel sud si è più consapevoli del patrimonio etrusco: si può ancora camminare per le strade etrusche scavate profondamente nella roccia e ammirare l’antica città di Pitigliano. Per ulteriori informazioni sul periodo etrusco, vedi la linea del tempo. Per una mappa interattiva delle zone vinicole, clicca qui.
La zona qui descritta come Maremma Sud in realtà è grande e varia. Per darne un’idea è necessario suddividerla, anche se ci sono caratteristiche comuni ad alcune suddivisioni.
Pitigliano
È una zona interna famosa per le sue spettacolari città collinari e per le strade etrusche scavate nella pietra. Le cantine presenti qui sono Sassotondo e La Bussatina, entrambe di produzione biologica. La prima ha prodotto alcuni dei vini migliori e più caratteristici di tutta la Maremma, in particolare il San Lorenzo, che regolarmente riscuote plausi a livello nazionale e internazionale. La Bussatina è un’affascinante produttrice di vini naturali, accompagnati dall’allevamento di razze rare. Il proprietario è orgoglioso che le bottiglie di ogni lotto abbiano un sapore diverso e cambino ogni anno.
Scansano e i suoi modernisti
Come zona vinicola, Scansano brulica di vita. Si è affermata in primo luogo come grande produttrice di vini di Sangiovese, finalmente riconosciuti grazie all’ambita denominazione DOCG assegnata al Morellino di Scansano nel 2007. ‘Morellino’ è semplicemente il nome locale della varietà di uva Sangiovese – tanto per mantenere desta l’attenzione di noi stranieri (ma anche degli italiani)! D’altra parte, negli ultimi anni la zona ha visto continui investimenti finalizzati alla coltivazione di varietà internazionali. Al momento il Syrah è il favorito, insieme ad altri bianchi e rossi del Mediterraneo, ma si sta sperimentando la produzione, assai meno usuale, dei Pinot Nero, Sauvignon Blanc e Gewürztraminer!
Ai fini di questo sito divideremo le cantine in due gruppi: quelle che utilizzano i vitigni tradizionali (Sangiovese e Alicante) e quelle che ne cercano di nuovi (Syrah, Cabernet e molti altri). La categorizzazione non è perfetta, ma utile per affrontare la questione.
Pertanto, per i fedeli al Sangiovese – o dovremmo chiamarli ‘Morellisti’? – Podere 414, Mantellasi, Suberli e Acquaviva. Anche la cantina a cinque stelle Le Pupille è descritta in questa sezione, ma potrebbe essere inclusa in quella successiva.
E per i modernisti – Poggio Argentiera, Capua, Casavyc, Tenuta dell’Ammiraglia, e La Mozza.
La costa
La costa toscana è diventata una meta di pellegrinaggio estiva non soltanto per gli italiani. Per diversi chilometri non vi è soluzione di continuità tra gli edifici moderni, per lo più appartamenti di villeggiatura, ma all’improvviso si rimane stupiti dalla bellissima costa oppure da una riserva naturale. Vi è anche una zona costiera che si distingue per la coltivazione della vite, e in particolare dei bianchi, con il Vermentino e l’Ansonica che stanno riscuotendo un buon successo in questa zona. Qui le cantine includono la grande tenuta La Parrina, con la sua magnifica fattoria, gli edifici eleganti, una buona varietà di vini e la piccolissima Il Cerchio, un vigneto biologico.
Dopo questo tratto meridionale della Maremma, si procede verso nord per Montecucco, situata nell’entroterra vicino a Montalcino, che è conosciuta a livello internazionale.