Vivi la vendemmia toscana 2016
Benvenuti nel primo diario online che giorno per giorno darà un resoconto della vendemmia del 2016 in Toscana. Molti ringraziamenti vanno alle cantine che hanno accettato di farci sapere come sta procedendo la vendemmia. Le cantine sono state scelte per dare un’ampia visione della vendemmia in aree principali della Toscana. Molti fattori influenzano la crescita delle viti e la vendemmia: la prossimità agli Appennini o al mare, il livello al di sopra del mare, i suoli diversi, i venti prevalenti, e molto altro. In altre parole, il terroir è determinante in Toscana quanto a Bordeaux. Da nord a sud le aree descritte sono: Chianti Rufina, Chianti Classico, l’alta Maremma, Montalcino, Montepulciano, Val d’Orcia e la bassa Maremma. Clicca qui per
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Ultime notizie
Marco Capitoni, Capitoni, Val d’Orcia, 20 ottobre 2016
SVINATURA DELLE ANFORE. Svolta la prima parte della fermentazione, stiamo togliendo il mosto dalle vinacce. Rimetteremo il mosto nelle anfore e si completerà la fermentazione. ” TROCCOLONE ” 2016
Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, 20 ottobre 2016
La vendemmia è finita l’8 ottobre. Fino al 1 Ottobre ci ha assistito il sole, dopo il tempo instabile ci ha costretto a lavorare molto intensamente per evitare di portare in cantina uve difettose, soprattutto perché come al solito nessun prodotto chimico o biologico è stato dato alle viti per proteggerle dalle muffe. Ci siamo riusciti, lavorando sodo. Per Caparsa sembra un’annata storica grazie alla buona acidità che conferirà freschezza e il giusto contenuto di alcool. I tannini sono in estrazione con i giornalieri rimontaggi come in foto allegata. Questa operazione è simile all’allattamento materno, dove i tempi e le giuste dosi (di ossigeno naturale) faranno crescere ed esprimere il carattere dell’annata. Al prossimo anno!
Carla Benini, Sassotondo, Pitigliano, 14 ottobre 2016
Marco Capitoni, Capitoni, Val d’Orcia, 8 ottobre 2016
E’ FATTA!!!!! Finita la vendemmia 2016. Stanchi, stanchissimi, ma soddisfatti. Le uve hanno goduto di queste ultime belle settimane di sole raggiungendo un ottimo grado di maturazione. I mosti sono ricchi, profumati, densi. Vi terremo volentieri informati sulle fermentazioni e sui vini che ne nasceranno.
Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, 4 ottobre 2016
la vendemmia è iniziata venerdì 29 Settembre con qualche giorno di anticipo in quanto a fine settimana era stata prevista pioggia, in modo da raccogliere l’uva prima e dopo l’evento atmosferico. Ad oggi la raccolta del sangiovese prosegue splendidamente. A Caparsa la qualità è fantastica e siamo molto contenti: una buona acidità (superiore a quella dell’anno scorso) accompagnata da un buon tenore zuccherino (i vini avranno gradazioni tra i 13,2° e i 13,8°) mi permette di dire che a Caparsa, a Radda in Chianti, l’annata sarà storica.
Andrea Contucci, Montepulciano, 25 settembre 2016
Vendemmia 2016, uva ok, attrezzature e fermentini tirati a lucido, si inizia!!!!
Carla Benini, Sassotondo, Pitigliano, 20 settembre 2016
Oggi cominciamo con il merlot che, in verità, avremmo dovuto cogliere la settimana scorsa, ma abbiamo avuto imbottigliamenti da finire e tutto non si può fare. Siamo in linea con le vendemmie passate e le abbondanti piogge di questi giorni hanno fatto riprendere fiato alla vigna e lavato l’uva per bene. E’ caduto qualche chicco di grandine ma senza fare danni di rilievo.
L’uva che c’è è bella, ma il problema grave quest’anno sono gli animali selvatici che stanno facendo gravi danni, sia mangiando l’uva, sia rovinandola con le musate. Il recinto elettrico funziona poco evidentemente e certo non può tenere fuori i caprioli, che quest’anno sono veramente tanti (ti metto una foto di un piccolo che abbiamo trovato questa primavera sotto un filare… sicuramente le mie vigne hanno contribuito alla sua crescita sana ed equilibrata, ma forse ora sorge un conflitto.). Questa settimana portiamo in cantina anche il trebbiano che è già molto maturo e bellissimo: la quantità è ridotta rispetto al solito e quindi anticipiamo la raccolta. La prossima settimana il teroldego e forse un po’ di ciliegiolo, dipende anche molto da quanto riesco a tenere gli animali fuori dalla vigna. Poi il sangiovese.Francesco Gagliardi, Campo alla Sughera, Bolgheri, 17 settembre 2016
L’andamento climatico dell’annata è stato sicuramente propizio con una primavera mite senza rilevanti precipitazioni, condizioni che hanno favorito una buona fioritura prima ed allegagione poi.
Il mese di giugno, luglio e la prima metà di agosto sono stati abbastanza caldi ma senza eccessi e con precipitazioni assenti mentre dalla seconda metà di agosto le temperature sono salite ulteriormente portandosi frequentemente oltre i 30 gradi con venti di tramontana che hanno contribuito ad accelerare l’accumulo di zuccheri da parte delle piante. Abbiamo gestito l’assenza di precipitazioni durante i quattro mesi precedenti la vendemmia utilizzando in maniera mirata l’irrigazione di soccorso fino a poco prima dell’invaiatura ed evitando sfogliature e diradamenti troppo severi.
le maturazioni hanno avuto un decorso regolare e graduale fino a metà agosto con accelerazione nella seconda metà del mese che ci ha costretto ad anticipare un po’ la raccolta per il cabernet franc ed alcune partite di Cabernet Sauvignon e Petit Verdot mentre il merlot e le varietà a bacca bianca (sauvignon blanc, chardonnay e vermentino) hanno avuto una dinamica di maturazione più regolare.
Il carico produttivo in vigna si è presentato equilibrato e l’uva era perfettamente sana e matura al momento della raccolta.Abbiamo iniziato la raccolta nell’ultima settimana di agosto con il Sauvignon Blanc, lo Chardonnay ed il Merlot.
Alla fine della prima settimana di settembre abbiamo raccolto alcune partite di cabernet franc ed a metà settembre alcune partite di cabernet sauvignon.
A livello qualitativo si può parlare di una vendemmia di buona produzione quasi in linea con l’annata 2015 e anche a livello qualitativo le uve si presentano molto sane e concentrate.
Il 16 e il 17 settembre abbiamo avuto le prime vere piogge dopo più di quattro mesi ed attendiamo molto fiduciosi la completa maturazione delle partite di Petit Verdot e Cabernet Sauvignon che ci rimangono da raccogliere.
Carla Benini, Sassotondo, Pitigliano, 12 settembre 2016
Francesca Sfrondrini, Massa Vecchia, Maremma, 6 settembre 2016
ieri e oggi abbiamo vendemmiato e appeso per l’appassimento proprio l’aleatico!
Francesca Sfrondrini, Massa Vecchia, Maremma, 1 settembre 2016
abbiamo aspettato la pioggia, perchè negli ultimi giorni le temperature massime sono state davvero altissime e la frescura notturna si è un po’ stemperata. così le varietà più sensibili al caldo (soprattutto dalle nostre parti il merlot) rischiavano di sbilanciarsi con un tenore zuccherino troppo alto, in anticipo sulla maturazione. finalmente martedì, e mercoledì soprattutto, ha piovuto bene..abbiamo avuto ancora fortuna con la grandine..che in altre zone anche vicino a noi è stata devastante. adesso aspettiamo che asciughi e probabilmente sabato incominceremo con la raccolta del merlot! si comincia!
Paola de Blasi, I Veroni, Chianti Rufina, 1 settembre 2016
L’andamento climatico della primavera / estate 2016 ha visto l’alternarsi di periodi molto piovosi a periodi caldi e asciutti . Nel complesso ben equilibrato sia per germogliamento che per crescita vegetativa estiva. Agosto è stato caldo ma non eccessivamente alternando giornate fresche e ventilate a sole caldo e intenso. Le piogge di questi giorni di fine agosto sono fondamentali per dare lo sprint finale alla maturazione dei nostri Sangiovesi, cuore pulsante della nostra viticoltura.
Francesca Sfrondrini, Massa Vecchia, Maremma, 24 agosto 2016
L’inverno 2016 è iniziato con un gennaio non freddo, salvo nella sua parte terminale, tendenzialmente piovoso, che ha aperto ad un febbraio mite.
Le temperature erano molto sopra la media, e raramente al mattino c’era la gelata. Abbiamo avuto soltanto 3-4 giorni di “vero freddo”, e la neve sui monti è apparsa soltanto a fine marzo/inizio aprile. Pioggia, tanta, sia in inverno inoltrato che ad inizio primavera. Ma ad aprile è venuto freddo, e la neve è tornata qui sui monti: tramontana per tre giorni e pericolo per le piante.
La ripresa vegetativa delle piante è stata per tutte le varietà anticipata, ed il pericolo per la gelata di fine aprile è stato grosso, ma ne siamo usciti senza problemi significativi. Maggio è nuovamente stato piovoso, sempre, ed i trattamenti in vigna sono stati necessari sin dai primi giorni del mese: brevi lassi di tempo ci permettevano di trattare, mentre regolarmente tornava la pioggia dopo due-tre giorni di pausa. I terreni presto si sono inzuppati a tal punto da non riuscire ad assorbire l’acqua, ed il fenomeno dei ristagni è stato presente (come nel 2014). Questo ha certamente esposto le piante alle malattie, e quindi abbiamo avuto molta attenzione anche su questo aspetto fondamentale. E come nel 2014 anche giugno è iniziato con pioggia: ininterrotta sino al giorno 21.
L’inizio dell’estate ha sancito la fine delle piogge, ed è arrivato il caldo: in luglio ci sono state circa tre settimane con temperature uguali a quelle del 2003, e l’estate ha cancellato ogni ricordo di una primavera piovosa e fresca. La ventilazione, in aumento a metà luglio, ha creato qualche problema con l’oidio, ma siamo riusciti a contenere i danni, seppur con qualche problema alle varietà più sensibili (aleatico e malvasia nera). L’invaiatura è iniziata con un certo anticipo rispetto alla “norma”, sopratutto sul sangiovese (che non è certo una varietà precoce). Agosto, sino ad oggi, è stato molto buono perchè le temperature minime sono state moderate, e questo ha rallentato la maturazione dell’uva, frenando quella corsa che ci stava preoccupando. Le temperature massime sono state nella media del periodo.
Per adesso quindi, abbiamo avuto un’inverno piovoso e assolutamente non freddo, una primavera piovosa e più fresca rispetto al solito ed un’estate calda (a tratti molto calda).
Paolo Cianferoni, Caparsa, Radda in Chianti, 24 agosto 2016
Dopo un inverno estremamente mite, le viti si sono risvegliate dal letargo invernale con molto anticipo. Ma da inizio Maggio fino alla terza decade di Luglio pioggia e temperature al di sotto della media hanno annullato l’anticipo. Grandinate a macchia di leopardo molto gravi si sono verificate in quel periodo. Ma anche quando le condizioni si sono stabilizzate nella norma con alte temperature e giornate soleggiate da fine Giugno e tutto luglio, non sono mancati i temporali anche se a macchia di leopardo. Pregare tutte le volte che l’instabilità atmosferica non causi grandine è ormai abitudine. Però occorre ammettere che chi ha lavorato bene, con la fortuna, la qualità dell’annata promette grandi cose: caldo e piogge al momento giusto stanno creando condizioni ottimali per una ottima annata.
L’andamento stagionale ben soleggiato di Agosto è ideale a Caparsa, dove le vigne hanno una buona riserva idrica nel sottosuolo e la posizione è ideale in caso di siccità che, mi dicono, in alcune zone si fa sentire.
Marco Capitoni, Capitoni, Val d’Orcia, 22 agosto 2016
Inverno mite, solo due volte il termometro è sceso sotto lo zero. Una primavera anticipata con temperature sopra la media stagionale, ha favorito un precoce risveglio vegetativo delle viti, in maggio sono arrivate le piogge e le temperature spesso si sono abbassate molto. Anche le prime tre settiamne di giugno state molto piovose e le temperature sono continuate ad essere basse, tali condizioni hanno rallentato molto le fasi fenologiche. Poi, finalmente, è arrivato anche il caldo e sia l’apparato fogliare che i grappoli hanno potuto riprendere il proprio ciclo. Adesso il suolo, grazie alle pioggie dei mesi scorsi è sufficientemente fresco, ciò permette di avere un apparato fogliare rigoglioso, molto attivo nelle sua funzione di fotosintesi, i grappoli godono di queste favorevoli condizioni e le maturazioni stanno procedendo bene.
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